Come aumentare la durata della batteria dello smartphone

Stiamo scoprendo sempre più l’utilità degli smartphone grazie anche ad internet, con cui riusciamo a rimanere in contatto anche se virtualmente, con persone care come partner, parenti, amici.

Con gli smartphone riusciamo anche ad informarci meglio sui fatti consultando siti di informazione, studiare, sentire la nostra musica preferita, effettuare videochiamate con i nostri cari, usare i social, e molto altro ancora, senza per forza avere a disposizione tablet o pc. Quello di cui però abbiamo scoperto di avere assolutamente bisogno sempre più è di aumentare la durata della batteria del nostro smartphone, divenuto ormai uno strumento indispensabile praticamente per chiunque.

Vediamo allora alcuni consigli e semplici tecniche da adottare, utilissime e di facile realizzo anche per i meno esperti.

Disattivare le funzioni meno utilizzate

Sappiamo che i sistemi operativi Android e iOS sono caratterizzati da infinite applicazioni eda un elevato numero di funzionalità, sicuramente spesso utilissime. Specie queste ultime, se però scarsamente usate, sarebbe opportuno venissero disattivate, al fine di limitare il consumo eccessivo della batteria, e favorire una maggiore rapidità di impiego della rete sul telefono.  

Principalmente, laddove inutilizzate, le funzioni disattivabili per ottimizzare la durata sono

  • Bluetooth
  • GPS
  • Connessione Wi-Fi

Infatti, anche quando latenti, “lavorano” comunque, consumando un’ampia percentuale di batteria, per ricercare continuamente reti disponibili o coordinate di connessione utili. Per quanto riguarda il Wi-Fi, però, è da tenere presente che, se ci si trova in un luogo coperto da tale collegamento, conoscendo le credenziali per accedervi, è assolutamente consigliato usarlo, per risparmiare sia giga che energia della batteria. Di fatto uno smartphone collegato ad internet tramite Wi-Fi, consuma meno energia rispetto ad essere collegato tramite 4G/5G.

Ridurre luminosità sullo schermo – Impostare sfondo nero su display OLED o AMOLED

Uno degli errori forse più comuni durante il normale utilizzo di uno smartphone è la mancata riduzione della luminosità dello schermo. Infatti, tenerla costantemente al 100% significa, è bene saperlo, un consumo molto elevato di energia e, a volte, anche un fastidio visivo importante che, alla lunga, può portare ad un disturbo ottico. La luminosità automatica, o comunque un livello accettabile ma non eccessivo, può senz’altro contribuire ad aumentare la durata della batteria.

Un’altra tecnica da adottare per ridurre il consumo, se il cellulare possiede un display OLED o AMOLED, è l’impostazione, per la schermata di blocco, ma anche per lo sfondo in attività, del colore nero, utilizzando cioè la cosiddetta “dark mode”, capace di ridurre il consumo della batteria fino a 7 volte! Si tratta di un’impostazione che predilige le tonalità scure in quanto assorbono meno corrente pur se in luminosità massima, rispetto al bianco o comunque a quelle tenui.

Ciò accade perché i pixel che compongono il display, consumano più energia se devono emettere luce chiara, impostando quelli neri, viene assorbita energia in minore percentuale.  Da ricordare, infine, che anche moltissime app consentono d’impostare sfondi scuri, peraltro preferibili per la visione in ambienti con poca illuminazione, vantaggio aggiuntivo ad un ulteriore risparmio energetico. Ricordo che funziona solo su display OLED o AMOLED.

Disattivare vibrazione e Taptic Engine

Non sempre ci si pensa e, anzi, non sempre si sa, ma togliere la vibrazione per chiamate o notifiche in arrivo è un altro dei metodi per aumentare la durata della batteria di uno smartphone. Non solo: un ulteriore risparmio di energia si avrà anche disattivando le vibrazioni meno considerate, quelle che potremmo definire più “leggere”, come la pressione sui tasti o sullo stesso display. Ovviamente, sarà un’operazione molto semplice direttamente dal menu di Impostazioni, pronta alla riattivazione non appena, invece, riterremo di averne necessità.

Anche per la modalità di vibrazione più avanzata, il taptic engine, componente hardware realizzato prima per gli Apple Whatch (capace di trasmettere un leggero tocco al polso ad ogni notifica), e poi per gli iPhone, grazie al quale la vibrazione acquista una percezione quasi armoniosa e per nulla fastidiosa come negli smartphone di prima generazione, è possibile e, anzi, consigliabile, la disattivazione per una conservazione della batteria più duratura.

Aggiornare le app e controllare quelle che consumano di più

Sempre di più sono le applicazioni che vogliamo scaricare sul nostro smartphone, perché sempre di più sono le esigenze, le potenzialità, gli interessi. Spesso, però, non ci rendiamo conto che proprio le app sono tra le principali responsabili di un elevato consumo elettrico. Ecco perché è importante non sottovalutarne l’effettivo utilizzo ed è altresì fondamentale verificare quelle che consumano maggiormente, sia che si tratti di social network, di messaggistica o, perché no, di un aiuto per evitare la fila al supermercato… Ormai tutti i device consentono di appurare il consumo di ciascuna app, risultando pertanto semplice rendersi subito conto delle singole possibilità e disponibilità energetiche.

Prima di scaricarle, quindi, controlliamone sempre la grandezza e la potenza e, una volta messe sul nostro telefono, teniamo d’occhio la regolarità dei loro aggiornamenti, per sfruttare le ultime versioni, sempre più parsimoniose e ottimizzate, mettendo in conto che, non appena un’app non è più eventualmente necessaria, può essere una buona idea la sua disattivazione, al fine di alleggerire lo smartphone. Pronto per caricare la prossima, ovviamente

Assistenti vocali Google e Siri: se sempre in ascolto consumano

Da Siri a Google Assistant passando per Alexa: sono i nostri preziosi assistenti vocali, diversi in base al tipo di smartphone e di sistema operativo. Spesso ci può sembrare di non poter più fare a meno di questi strani amici virtuali che sanno tutto, ci suggeriscono tutto, ci aiutano per tutto. E consumano tanto. Anzi, tantissimo.

I loro microfoni, infatti, sono sempre accesi e disponibili per ricevere le nostre domande, (costringendo il processore a lavorare molto), ricambiandole con le loro gentili risposte che, però, ci costano parecchia energia. Meglio, dunque, ricordarsi di interrompere la funzione quando non strettamente necessaria, così come, anche per una maggiore tutela della privacy, è preferibile cancellare periodicamente le registrazione già effettuate 

Attivare risparmio energetico

Attivare risparmio energetico

Sembrerebbe la soluzione più ovvia per aumentare la durata della batteria di uno smartphone, ma non sempre ci si pensa. Quando la modalità di risparmio energetico è inserita, infatti, indubbiamente si attiva una riduzione del consumo, anche se bisogna mettere in conto che, in questo modo, alcune funzioni possono risultare limitate o, comunque, influenzate. Per esempio, scaricare una nuova app potrebbe essere di gran lunga più lento, così come il download di un documento, o ancora alcuni effetti visivi ridotti, o una difficile ricezione delle mail sulla casella di posta.

Resta, comunque, una delle modalità più conosciute ed utilizzate per chi desidera ottimizzare il consumo di energia e, dunque, aumentare la durata della batteria telefonica

Utilizzare un power bank

Power Bank 12.000mAh Fresh n Rebel

Finora abbiamo ovviamente parlato delle batterie interne di uno smartphone, quelle, cioè, che sono parte integrante della costituzione tecnologica del nostro prezioso device. In questo ultimo punto, però, vogliamo citare un elemento esterno che possiede le stesse funzione di caricamento energetico, vale a dire, appunto, il power bank.

Questa batteria supplementare può essere caricata mediante cavo USB, per esempio da un pc, fornendo poi, una volta pronta, energia completa a qualsiasi dispositivo elettronico, da un tablet ad una fotocamera o, ovviamente, ad uno smartphone. In un modello di tipo medio, il tempo di ricarica di un power bank è di circa 3 o 4 ore. In questo articolo ho recensito i migliori Power Bank che trovi in commercio.

Risulta davvero utilissimo quando, per esempio, si è obbligati a trascorrere diverse ore fuori casa, senza possibilità di ricaricare lo smartphone ad una semplice presa fissa, oppure quando, dopo aver scattato decine di foto, mandato una montagna di messaggi, visto video e ascoltato musica per ore, utilizzato il navigatore, ecc ecc…l’autonomia della batteria interna si è completamente esaurita, pur se si dispone di un telefono di ultima generazione.

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